Futsal, donne e alimentazione


19/02/2024 - Alessandro Lonero, preparatore atletico e nutrizionista, ci spiega cosa dovremmo sapere

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Alimentazione nel futsal femminile, ne abbiamo parlato con Alessandro Lonero, ex giocatore dell'Isolotto, laureato in scienze motorie e scienze della nutrizione umana, biologo nutrizionista iscritto all'albo. Ha lavorato come preparatore atletico di serie A per Napoli, Sandro Abate Avellino, Feldi Eboli e Real Rieti nel maschile, Isolotto, Pelletterie e Kick Off nel femminile. Allo stesso tempo, tramite l'attività di coaching online, ha seguito e seguo sia sotto il profilo della preparazione che della nutrizione atlete e atleti differenti discipline, dal calcio, al basket, al futsal, e categorie, dalla serie A sino ai dilettanti. 

Alessandro, sei stato giocatore di futsal, sei un preparatore atletico e nutrizionista e da qualche anno segui a 360° gradi molte delle giocatrici di alto livello in Italia. Intanto ti chiedo cosa pensi dello sviluppo del calcio a 5 femminile in Italia.
Il futsal è diventato, e non è un fenomeno così recente, uno sport tra i più praticati anche dal genere femminile. Negli ultimi anni, il livello tecnico di tutte le categorie si è alzato moltissimo, grazie all’arrivo di straniere di qualità, ma anche e soprattutto grazie alla crescita dei “talenti nostrani”. Se quindi il livello si è alzato, da un lato grazie all’esperienza sul campo delle nostre giocatrici e dal confronto settimanale con avversarie sempre più preparate, ci sono ancora molti aspetti che meriterebbero una cura maggiore dei dettagli.
In questo senso si inserisce il tema dell'alimentazione.
Una corretta alimentazione è fondamentale per raggiungere prestazioni di alto livello, ridurre il numero degli infortuni e favorire il recupero. Questo è vero sia per le professioniste, ovviamente, ma anche per le numerose categorie che giocando in categorie inferiori devono dividere la propria vita tra un lavoro (non sempre “riposante”), gli allenamenti e le partite del week end. Il tutto, magari condito da una vita familiare, la gestione dei figli etc. In quest’ottica, è chiaro che avere un’alimentazione equilibrata, e comportarsi da atlete, è un precetto valido a tutti i livelli.
Parliamo di un argomento importante che però forse non è stato ancora recepito dalle atlete. Ad oggi quante ragazze curano l’alimentazione come dovrebbero?
Nella mia esperienza, non moltissime purtroppo. O almeno, non 7/7 come dovrebbe fare un atleta. Se da un lato, e come nutrizionista ho la fortuna di collaborare con alcune di loro, le professioniste si sono più mentalizzate negli ultimi anni, moltissime ragazze scendono in campo senza i requisiti minimi a livello energetico per poter affrontare gli allenamenti al meglio.
Puoi spiegare meglio questo ultimo aspetto?
Credo si tratti di un aspetto importante. Molto spesso quando si parla di alimentazione “sbagliata” si pensa a chi mangia troppp; ma negli sportivi, e nelle donne questo è ancora più vero, molto spesso non è così! Anzi, troppe volte mi si presentano casi di atlete, anche affermate, che mangiano davvero troppo poco, e troppo squilibrato in temini di rapporti tra carboidrati–proteine e grassi. La quasi totalità, quando arriva da me, comincia a mangiare di più! Forse sembrerà strano, ma le cose stanno così. Ed è un aspetto che come ho detto non deve essere sottovalutato. Mangiare poco significa sicuramente rendere meno in campo, e rischiare di infortunarsi.
Ci stiamo focalizzando sulle ragazze che fanno sporto. Ma esistono davvero differenze tra l’uomo e la donna nell’alimentazione?
Anche in questo caso vorrei sfatare un luogo comune. Non esistono sostanziali differenze tra uomo e donna per quanto riguarda un corretto bilanciamento dei macro e micronutrienti. Ovviamente, ogni caso fa testo a sé, ma l'unica differenza reale consiste in un quantitativo calorico leggermente ridotto, dato dal minore peso totale e massa muscolare rispetto alla controparte maschile. Le donne, tuttavia, necessitano sicuramente di un’attenzione particolare in determinati periodi, come quello della fase mestruale. In alcuni casi è necessario intervenire miratamente con l’ausilio dell’alimentazione e/o di alcuni integratori, per bilanciare la perdita di alcune sostanze e migliorare tono ed energie.
Cosa suggeriresti alle donne che si approcciano a questa bellissima disciplina per quanto riguarda l’alimentazione?
Prima di tutto, bere molto. E’ un problema per tantissime ragazze, e ci tengo a sottolinearlo perché una corretta alimentazione parte da una corretta idratazione. Scegliere alimenti prevalentemente freschi, o non elaborati/confezionati. Assumere sempre frutta e verdura, possibilmente fresca e di stagione. I carboidrati sono la benzina per il nostro organismo, non devono assolutamente mancare.. ma è necessario fare attenzione ai “condimenti”. Le proteine, infine, devono essere presenti ad ogni paso per garantire un corretto funzionamento del nostro corpo.
Infine, sicuramente quello di prendere in considerazione la possibilità di affidarsi ad un professionista, ce ne sono moltissimi in giro, che lavorano nel mondo dello sport. A volte mi capita di sentire di persone che hanno ripreso in mano una dieta che magari avevano fatto tanti anni fa, intrapresa con obiettivi diversi, quando magari non facevamo neanche sport, e in un momento della nostra vita differente. Questo non solo rischia di non migliorare la nostra condizione, ma di continuare a farci sentire stanche/affaticate, e di performare al 100%.