Italia ancora fuori dal Mondiale
ITALIA–SPAGNA 0–4 (0–1 p.t.)
ITALIA: Pietrangelo, Isgrò, Musumeci, Motta, Donin, Ugherani, Pulvirenti, Calderolli, Cutrupi, Podda, Marcelinho, Liberti, Biscossi, Bellobuono. Ct. Bellarte
SPAGNA: Didac Plana, Antonio Perez, Boyis, Juan Emilio, Mellado, Francisco Tomaz, Raul Gomez, Raya, Gordillo, Chino, Francisco Cortes, Pablo Ramirez, Jesus Herrero. Ct. Canillas
MARCATORI: 0'55'' p.t. Boyis (S), 8'46'' s.t. Juan Emilio (S), 17'05'' Antonio Perez (S), 19'10'' Raul Gomez (S)
AMMONITI: Juan Emilio (S), Marcelinho (I), Gordillo (S), Musumeci (I), Pablo Ramirez (S)
ARBITRI: Nikola Jelić (CRO), Mislav Džeko (CRO), Dino Kramar (CRO) CRONO: Giovanni Zannola (ITA)
FAENZA – Serviva un mezzo miracolo contro la Spagna, capolista del girone e già qualificata al Mondiale. Non è arrivato. La Nazionale di futsal, per la seconda volta di fila, non parteciperà alla fase finale, in programma nel 2024 in Uzbekistan: fatale la sconfitta davanti ai 3.500 del sold out del PalaCattani di Faenza (0–4) contro le Furie Rosse, e inutile anche il contemporaneo ko della Slovenia (3–2), che era in corsa con l'Italia per il secondo posto e anch'essa fuori dai play off. In virtù del successo dei Paesi Bassi contro l'Azerbaigian, l'Italia è eliminata in quanto peggior seconda (agli spareggi si qualificano infatti quattro seconde su cinque): agli spareggi vanno Finlandia, Croazia, Polonia e appunto i Paesi Bassi.
BELLARTE "La sconfitta di oggi è dura, perché segna una fine di questo percorso di qualificazione – le parole di Bellarte –. Abbiamo fatto un cammino tutto sommato in linea con quello che dovevamo fare, certo poteva andare meglio avessimo avuto la possibilità di partecipare al play off. È fuori dubbio che il nostro è un processo lungo, che ha l’obiettivo di portarci a competere sempre più ad alto livello. Siamo partiti bene nel girone, poi è mancato qualcosa nel resto del cammino. Oggi era da dentro o fuori, sapevamo sarebbe stata difficile. Ci è mancata esperienza, non solo oggi ma nel corso di tutto il girone. Il nostro percorso aveva messo in conto qualche passaggio a vuoto: dispiace non esserci qualificati al Mondiale, è la seconda non qualificazione, ma è una tappa fondamentale nel percorso dei ragazzi, deve essere d’esperienza per quello che verrà in futuro".
MUSUMECI “La sconfitta e l’eliminazione fanno molto male – commenta a caldo il capitano Carmelo Musumeci –. Quando si perde è complicato trovare le parole. Arrivavamo alla partita consapevoli di aver fatto tutto bene, lo staff tecnico con il suo lavoro, noi in campo, la Federazione e la Divisione Calcio a 5 sul piano organizzativo. Fa ancora più male perché siamo un gruppo molto unito e ora pensare di guardare avanti è complicato. Ciò che posso dire è il mister sia la persona giusta da cui ripartire, è la persona adatta per continuare a prendere in mano il nostro percorso di crescita”.
LA PARTITA. Bellarte parte con Pietrangelo fra i pali, poi Musumeci, Motta, Donin e Isgrò. In avvio, però, la Spagna gela subito il PalaCattani: è un tiro dalla distanza di Boyis, su scarico di Tomaz, a battere il portiere per il gol dell’1–0. L’Italia fa fatica a entrare in partita, la pressione spagnola è asfissiante, gli Azzurri non riescono a creare occasioni verso la porta di Didac Plana. La prima fiammata è al 10’, con un bel recupero di palla di Biscossi – scelto da Bellarte per sostituire Merlim, fuori per squalifica – e una ripartenza non concretizzata di un poco sull’asse con Motta. Col passare dei minuti gli Azzurri riescono a riequilibrare l’andamento della partita, quantomeno sul piano del gioco. Con la Spagna che si carica di 5 falli, l’Italia ha una chance con Pulvirenti che sul pallone messo in mezzo da Motta viene anticipato da Antonio Pérez in maniera decisiva. All’inizio dell’ultimo minuto ci provano prima Calderolli, ma il suo tiro termina alto e poi Motta, il cui sinistro si stampa in maniera beffarda sul palo.
Sotto 1–0 all’intervallo, nella ripresa la Spagna va subito vicina al raddoppio: al 3’ è Juan Emilio a trovare una clamorosa traversa su acrobazia. L’Italia prova a pungere con le ripartenze, spinta da uno stint di estro e fantasia di Isgrò, poi però al 9’ è la Spagna che, presa per mano da Mellado, trova il raddoppio: dopo una bella parata di Pietrangelo proprio sul 13, lo stesso Mellado trova l’assist per Juan Emilio che fa 2–0. Bellarte, a questo punto, mette Isgrò portiere di movimento, provando la carta della disperazione. Agli Azzurri servono 3 gol negli 11’ restanti e nonostante un paio di buone situazioni create, arriva il gol della Spagna, che segna a 3’ dalla fine con Antonio Pérez chiudendo di fatto risultato e discorso qualificazione. A 50’’ dalla fine, a partita già in archivio, segna anche Raul Gomez per il definitivo 4–0.