Il San Giovanni esonera Carlesi
Finisce anzitempo l'avventura di Mirko Carlesi sulla panchina del San Giovanni. Il tecnico, infatti, è stato esonerato dalla società all'indomani della sconfitta patita nel derby contro il Firenze. Carlesi era arrivato in estate per sostituire Daniele Scarpellini, dopo l'esperienza con CF Pelletterie B e Robur Scandicci. Un'esperienza condizionata anche dai problemi di salute dell'allenatore pratese, che paga per le ultime tre sconfitte consecutive.
Dopo il divorzio Carlesi ci ha scritto una durissima lettera che pubblichiamo integralmente e che evidenzia le profonde divergenze esistenti tra tecnico e club.
"Sono qui a dover scrivere ancora a Pallaalcentro per dare l’ennesima brutta notizia di questa mia stagione. Mi è stato comunicato che sono stato sollevato da responsabile tecnico del San Giovanni. E a questo proposito vorrei precisare alcuni punti e fare qualche ringraziamento. Sono stato esonerato senza alcuna spiegazione chiara. Mi è stato solo detto che si voleva dare una scossa alla squadra. A mio modo di pensare per dare una scossa basterebbe mettere le mani in una presa della corrente... comunque mi sento deluso e tradito da l’ennesima società che non riconosce i meriti e i sacrifici fatti da persone anche in una situazione difficile come era la nostra. Sinceramente i punti che volevo chiarire sono tre. Il primo è che nelle mie condizioni fisiche e mentali, dopo aver rischiato la pellaccia, ho cercato di rientrare il prima possibile sempre a mio rischio e pericolo. Quando nel periodo più difficoltoso dovevo decidere se lasciare o meno, ho sempre preso le parti della società è difeso la mia scelta. Punto due: se si deve andare sul pratico, cosa che a me non piace, gli obbiettivi imposti e chiesti per maggio al momento sono tutti rispettati. Punto tre: invece le richieste che il sottoscritto aveva avanzato alla società per poter lavorare bene non sono state neanche prese in considerazione. Inoltre hanno cercato di tenermi tranquillo con giri di parole fuori da ogni logica. Chiudo dicendo che ho evitato ulteriori dettagli per non mettere ulteriormente in difficoltà alcune persone. Voglio fare un plauso invece a un gruppo di ragazze fantastico, delle vere guerriere. Sottoposte a lavorare in condizione pessime, a orari improbabili, e che hanno difeso la mia posizione fino all’ultimo. Gli dico solamente di sorridere, perché stanno giocando allo sport più bello del mondo e lo devono fare con gioia e che sono sicuro che riusciranno a raggiungere i loro obbiettivi. Questa ultima batosta mi ha fatto riflettere e capire che ad ora qui in Italia non ci sono spazi per persone coerenti come me e che mi gusterò da ora in avanti il calcio a 5 da spettatore e quello penso che nessuno me lo possa impedire".