A2: Lami e un primato da record
Il suo Gisinti Pistoia macina record su record e con sette vittorie in altrettante partite si gode il primato solitario nel girone B dell'A2. Un cammino che parte da lontano, dal girone di ritorno della scorsa stagione, che ha visto la squadra crescere mese dopo mese sotto la guida di un tecnico Nicola Lami, sta vivendo un 2021 da sogno, visto anche lo scudetto conquistato nel beach soccer con il Pisa.
Sette su sette. Città di Mestre secondo regolato con un tennistico 6–0. Parlando proprio di metafora tennistica questo tuo Pistoia lo vedi più Federer o più Nadal?
Un inizio veramente notevole, o forse solo un “proseguo” della stagione scorsa, chi può dirlo. Sabato, non fatevi ingannare dato che, nonostante sia stata una vittoria meritata, il divario tra le due squadre non è cosi ampio come dice il risultato. Stando invece al gioco delle metafore direi che il Pistoia in questo momento rappresenta nei suoi protagonisti (i giocatori) proprio Federer e Nadal , entrambi, che se fossero nati in due epoche diverse non sarebbero stati cosi forti nonostante avrebbero probabilmente dominato tutti e due la classifica del momento. Questo per dire che entrambi (Federer e Nadal) sono migliorati facendo la corsa sull’altro ma lavorando su se stessi. Ecco i miei giocatori sono diventati auto esigenti al punto di migliorare individualmente, confrontandosi quotidianamente tra loro tramite i problemi e le relazioni che cerco di sottoporgli nelle sedute.
Primato solitario, terzo miglior attacco e miglior difesa. Numeri che testimoniano il valore di una squadra che in campo sa sempre quello che deve fare.
Credo che l’identità di una squadra si veda dal modo di difendere. Questa è una squadra che non vuole prendere goal neanche sul sei a zero (vedere esultanza di Bebetinho sabato scorso per un salvataggio di schiena sulla linea di porta a 3 secondi dal termine sul 5 a 0). In campo poi, più che “sapere cosa fare” credo che sia un gruppo pronto a risolvere situazioni circostanziali, o perlomeno è quello a cui mira il mio metodo di lavoro. Io do pochissime indicazioni, per non inquinare il talento e le soluzioni che essi possono riuscire a trovare. Abbiamo dei principi una sorta di codici condivisi sui quali basiamo il possesso e la difesa, con delle piccole variazioni in base a ciò che decidiamo di fare gara per gara.
Ad inizio stagione, dopo il bel girone di ritorno dell'anno scorso, molti vi accreditavano per un posto nei playoff. Visto il regolamento non si può parlare di qualcosa di più, ma l'asticella si alza verso la vittoria del girone?
E’ molto presto per parlare di classifica finale, quello che pero è emerso da queste gare è che questi giocatori possono giocare alla pari con tutte le squadre di questo girone. Io ne avevo avuto il sentore già in fase di precampionato dopo le amichevoli contro squadre molto attrezzate. La nostra asticella si alza ogni settimana verso la vittoria della “prossima” partita. Alla fine dovremo contare quante sono state queste vittore e capire come ci siamo posizionati. Lo scorso anno abbiamo terminato con 8 vittorie in 9 partite giungendo ad 1 punto dai playoff, quest’anno chissà.
Facendo un passo indietro, l'anno scorso l'inizio a Pistoia non fu dei più semplici, quanto c'è della fiducia riposta in te dalla società in quel momento complicato nei risultati di oggi?
Ci sono tre cose distinte da dire, che puntano tutte a rispondere a questa domanda. La prima è l’ambiente Futsal Pistoia in cui si lavora serenamente e in cui si lavorava serenamente anche nei momenti meno brillanti. I giocatori sono felici, trattati come figli, pagati puntualmente e senza troppe pressioni. La seconda è quella pertinente il mercato fatto a dicembre in cui, grazie al direttore Ragazzini e allo sforzo della società, si sono aggiustate delle situazioni (tendenzialmente scommesse) che a inizio anno erano state valutate con troppo ottimismo. In ultimo ma non certo per importanza, c’è la fiducia della società nei miei confronti, del resto il presidente in un'intervista ha dichiarato che gli piacerebbe andassi in pensione a Pistoia. La stima non credo sia solo nella valutazione dei risultati, ma in primis per la quantità di lavoro, l’impegno, la meticolosità, l’attaccamento a questo progetto e questa gente. Il problema di metà anno scorso ebbe come primo responsabile il metodo da me utilizzato che, quando le cose non vanno bene, trasmette ai giocatori una sensazione di “non saper cosa fare”. Molti allenatori dicono con chiarezza alla squadra “cosa fare” (come se fosse possibile prevedere cosa accadrà….), io invece cerco di fargli trovare la soluzione “al cosa serve”. Cerco di migliorare i singoli creando poi relazioni tra loro. Parto da un ambiente conoscitivo per poi arrivare ad uno cognitivo e quando il gruppo trova risposte andando in autonomo, riporto la leva verso il cognitivo aumentando la complessità delle proposte. Mi piacciono giocatori che provano, sbagliano e migliorano sui proprie errori. La fiducia in quel momento delicato della scorsa stagione fu più che altro quella dimostrata dai giocatori nei miei confronti….. Alla fine dovevamo solo conoscerci meglio.
Sabato prossimo il più classico dei testa–coda contro il Cus Ancona. Sulla carta una semplice tappa di passaggio, in realtà quali possono essere le insidie di una sfida di questo tipo?
Sarebbe facile dire, le classiche insidie di una squadra che è prima e “sottovaluta” l’impegno. Ma credo che si sia dimostrato ampiamente che questo tipo di approccio non ci rappresenta. Abbiamo sbagliato alcuni approcci alla gara, ma non certo per aver sottovalutato l’impegno. Ricordo i primi 5 minuti di Porto San Giorgio con Maggi che ci tenne a galla prima che cominciassimo a giocare bene, o l’inizio contro Gubbio, gare in cui ovviamente il fattore sottovalutazione non era neanche immaginabile. L’insidia viene dal valore degli avversari al netto di una classifica ad oggi non buona. Viene da una squadra quadrata, ben allenata, con idee semplici e chiare e con alcune individualità interessanti. La nostra preparazione alla gara verrà fatta come per quella di sabato scorso contro la prima della classe.
Dando un'occhiata alla classifica, pensi che le squadre in corsa per i playoff siano quelle che ora occupano le primissime posizioni o che ci sia margine per qualche rientro da dietro?
Per dare una risposta, prenderò in considerazione le ultime 7 posizioni tenendo in considerazione che contro le ultime tre (Ancona, Villorba e Buldog ) non ci abbiamo ancora giocato. Credo che di queste sette Altamarca e Prato saranno sicuramente quelle che faranno molti più punti (in media) rispetto a quelli sino ad oggi ottenuti andando a puntare alla zona alta. Hanno due roster importanti e credo che si tratti solo di attendere la quadrature del cerchio. Del Porto San Giorgio, le cui sorti sono piene di incognite, oggi mi diventa complicato parlare. Mi aspetto dei risultati dalla Buldog in quanto conosco la bontà del lavoro del mister e mi sto meravigliando del Villorba, che in questi anni ha sempre tenuto la categoria molto bene e che quest’anno stenta a partire con continuità. L’Ancona, che spero non inizi da sabato a fare punti, sicuramente farà qualche scherzo importante alle big giocandosi negli scontri diretti le posizioni da scalare, spero di non essere io la vittima. Riguardo le prime sette invece penso che posizione piu posizione meno alla fine saranno nella parte alta. E’ un girone in cui non c’e’ da sorprendersi di nessun risultato, promozioni (playoff) e retrocessioni si giocheranno in ogni gara.