Intervista a Yuri Campofiloni


28/08/2010 - Parla il tecnico del Viola Club La Fondiaria

Yuri, l´anno scorso hai preso la squadra in corsa. Stavolta avrai l´opportunità di guidarla dall´inizio. Soddisfatto della rosa allestita?
Vorrei ringraziare il gruppo dello scorso anno e la società per l´ottima annata e per l´opportunità che mi hanno dato. Sono molto soddisfatto. Bertini e Battaglia hanno fatto un eccellente lavoro, va a loro e solo a loro il merito del mercato

A detta di molti siete tra le grandi favorite per la promozione. L´obiettivo tuo e della società qual è?
Abbiamo pianificato tutto, gli obbiettivi sono diventati sempre più importanti, ma dando il giusto tempo alla crescita con un programma triennale. Abbiamo deciso insieme in che modo e con che politica raggiungerli e infine abbiamo fatto un mercato in linea con i primi due punti, basandosi su età, qualità e prospettiva. L´idea è quella di crescere con gradualità. Sul fatto che ci diano favoriti fa piacere, vuol dire che abbiamo lavorato bene. Io non sono uno che si nasconde, faremo un campionato importante. L´unica incognita e aver cambiato molto e quindi rispetto a squadre già collaudate partiamo un passo indietro, ma noi ci siamo.
Che livello ti aspetti quest´anno? temi ci possa essere un amazza campionato come il Livorno dell´anno scorso?
Il livello sarà molto più alto e ho molto rispetto di Vicarello e, soprattutto, Pisa Soccer Fice, che potrebbe seguire le orme del Livorno....anche se un po´ tutti, noi in primis, ci auguriamo di no!
Sarà una C1 con meno squadra, senza turni infrasettimanali, contento?
Moltissimo. Io sono per la formula a 16 squadre: si gioca meno e ci si allena di più. Lo scorso anno era impossibile impostare qualsiasi tipo di lavoro che avesse continuità e infatti ha vinto chi ha cambiato meno.
Sei sempre stato un acuto osservatore dello sviluppo del movimento. A tuo parere come siamo messi in Toscana?
Siamo messi male, ma non è una novità. credo abbia problemi un po´ tutto il movimento, anche a livello nazionale. I giovani sono un finto problema. I problemi sono due, uno tutto toscano, e cioè che squadre capofila come Firenze, Prato, San Paolo e San Michele, che regalavano molta qualità alle squadre sotto non ci sono più. Il secondo è che se non si passa al professionismo per A1 e A2 il movimento non ha un futuro. Nessun italiano lascerebbe il proprio lavoro per fare il calcettista. In Veneto c´è un gran movimento giovanile ma escono comunque pochi giocatori.
Ti manca il non allenare in serie B? Cosa ti è rimasto dell´ultima esperienza con la Futsal Fiorentina?
Mi manca molto è ovvio la B è stupenda. la futsal mi ha lasciato un gruppo di giocatori e uomini straordinari che ricordo con molta nostalgia....parlo dei giocatori naturalmente.